Come insegna anche il cittadino della grande metropoli, il week end si fa la classica “gita fuori porta”.
A Modena, “fuori porta” ci sono una miriade di posti stuzzicanti per passare una giornata fuori tra abbazie, piccoli borghi e chicche architettoniche, tutto praticamente a mezz’ora dal centro della città!
Però, muovendosi con l’elettrico, c’è sempre quel dubbio “E se mi metto in marcia e poi rimango senza elettricità? Come faccio?”
In realtà il numero di colonnine su suolo italiano è in costante crescita e copre la maggior parte dei punti di snodo essenziali; tuttavia, se non sei tranquillo, in questo articolo ti mostriamo un bell’itinerario da fare a Modena e dintorni stando tranquillamente nel rango dei 100 Km
A 25 Km dall’ex Ducato, c’è un’Abbazia misteriosa e affascinante dedicata a San Silvestro nel comune di Nonantola. Fondata nel 742 dall’Abate Anslemo, cognato del Re dei Longobardi Astolfo, si trasferì qui con i suoi monaci dove fondò un Monastero che venne dedicato a San Silvestro I Papa dove sono conservate le sue reliquie.
È famosa per l’intrecciarsi ipnotico delle sue colonne che sorreggono la cripta, ed è un piccolo gioiello di architettura romanica emiliana che oggi è concattedrale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Al suo interno è visitabile il Sacro Tesoro dell’Abbazia, con oggetti preziosi tra cui documenti imperiali con il monogramma di Carlo Magno e codici miniati dell’antico scriptorium monastico.
Lasciandoci alle spalle per 23 Km l’Abbazia, arriviamo al piccolo borgo di Castelvetro; è una tappa oltre che enogastronomica, per i suoi vitigni di Lambrusco Grasparossa utilizzato per l’Aceto Balsamico, anche per la testimonianza medioevale del paese, visibile dalle Torri dell’Orologio e delle Prigioni che svettano su Piazza Roma, nota anche come “della Dama” per la sua curiosa pavimentazione a scacchiera.
Andando a 19 Km dal piccolo borgo, sorge il Castello di Formigine.
Il nome si pensa che possa derivare dal latino “formido”, che starebbe per “paura o spavento”, attribuibile al periodo di declino di Roma quando il territorio fu invaso da tribù barbare.
Il Castello che svetta oggi nella città invece fu eretto nel 1201 per proteggere il territorio dalle truppe reggiane, e passò di mano in mano nel corso dei secoli, dagli Este fino alle famiglie nobili di Carpi, fino a che l’Amministrazione comunale non l’ha comprato e non ne ha fatto il “salotto cittadino” che dopo anni di restauri, è ora aperto a chiunque desideri visitarlo.
Dopo questo, guidando per altri 10,6 Km torniamo a Modena, e completiamo la giornata con un bel bicchiere di Lambrusco e uno gnocco fritto.
Alla fine, la felicità è una piccola cosa, come la quantità di elettricità che avremmo speso per immedesimarci in tante piccole realtà fuori dalla città.
Totale Km: poco più di 77.
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